La ricerca avanza grazie al contributo di tutti
La borsa di studio AIL in memoria del Prof. Lo Coco
Annarita Scialdone, è ricercatrice presso CREO, Centro Ricerca Emato-Oncologica, di Perugia, ed è stata premiata con una borsa di studio del valore di 30 mila euro in memoria del Prof. Francesco Lo Coco finanziata da AIL per uno studio sui meccanismi molecolari che guidano le leucemie mieloidi acute (LAM) associate alla tripla mutazione FLT3-ITD/DNMT3Amut/NPM1c. L’abbiamo intervistata per capire meglio gli obiettivi del progetto sostenuto da AIL.
Quali sono gli obiettivi di questa ricerca e le possibili applicazioni terapeutiche?
Studiare le specifiche vie di segnale che determinano e sostengono un tipo di leucemia mieloide acuta causato dalla mutazione di tre diverse proteine: NPM1, DNMT3A e FLT3. La concomitanza di queste tre mutazioni rende il fenotipo di questo gruppo di LAM molto aggressivo, caratterizzato da un severo quadro clinico generale ed un tempo di sopravvivenza globale molto ridotto. Nonostante i recenti progressi della ricerca in tale ambito, non è ancora chiaro come le tre alterazioni genetiche cooperino tra di loro e quali siano i meccanismi che sostengono il proliferare delle cellule leucemiche. Per questi motivi, la prognosi delle LAM triplo mutate è attualmente molto infausta e la cura di questi pazienti rappresenta una sfida ancora da vincere, esigendo ulteriori studi ed approfondimenti. Il nostro obiettivo è proprio quello di indagare dettagliatamente i meccanismi di questa patologia in modo da trovare nuovi target terapeutici e migliorarne la prognosi.
Nel nostro laboratorio abbiamo sviluppato un modello murino avente le tre alterazioni: FLT3-ITD, NPM1c e assenza della proteina DNMT3A. Questo modello sviluppa Leucemia Mieloide Acuta, come nell’uomo, ed è caratterizzato da un fenotipo molto simile a quello dei pazienti e ci ha permesso di studiare a fondo, con avanzate tecniche di sequenziamento, i meccanismi molecolari coinvolti in questa leucemia. In seguito a queste analisi, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su una via di segnale che è molto poco studiata in ambito ematologico, mentre è già nota per il suo importante ruolo nella progressione dei tumori solidi e nella modulazione del loro microambiente. L’iperattivazione di questo segnale nei tripli mutati, infatti, sembra sostenere la sopravvivenza delle cellule leucemiche e impedirne il differenziamento. Questi risultati, che abbiamo ottenuto in fase preliminare, sono piuttosto innovativi e promettenti e andranno confermati con ulteriori studi sui modelli murini e sulle cellule dei pazienti affetti. Una parte importante del progetto sarà indagare la possibilità di usare farmaci che inibiscono le vie di segnale deregolate, nella terapia di questo tipo di leucemie. Tutto ciò sarà possibile grazie a questa borsa di studio finanziata dall’AIL.
Perché è importante che associazioni e privati continuino a finanziare la ricerca?
La ricerca sulle leucemie ha fatto grandissimi passi in avanti negli ultimi anni ma ancora tanto c’è da studiare per migliorare le terapie e le prospettive di vita dei pazienti. Contribuire ai progressi della ricerca è un atto di generosità e solidarietà da parte dei cittadini ed è un gesto che noi ricercatori apprezziamo tantissimo sia per la fiducia che viene riposta in noi sia perché questo permette di continuare degli studi importanti, anche quando le Istituzioni non riescono a essere di totale supporto.
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