La storia di Francesco Papa, tesoriere AIL nazionale
Francesco inizia a far parte del mondo AIL in occasione della campagna “Stelle di Natale 1996”, ricoprendo sin da subito un ruolo di tipo amministrativo.
Ha partecipato alla costituzione del comparto amministrativo e contabile dell’Associazione, di cui diventa responsabile nel 2006. Da 8 anni a questa parte ricopre anche la carica di Tesoriere.
Quando si parla dei “numeri” di AIL è a lui che bisogna rivolgersi e, nonostante la materia sia ostica ai più, basterà il suo immancabile buonumore a facilitarne la comprensione!
Si avvicina il momento di presentare la dichiarazione dei redditi e anche quest’anno, come negli ultimi 10, si potrà scegliere di sostenere AIL, senza nessun costo da parte dei contribuenti.
Dalla prima edizione del 2015 ad oggi, il 5x1000 è diventato uno strumento di donazione stabile che permette alle organizzazioni non profit di contare su entrate certe ogni anno, grazie alla possibilità offerta ai contribuenti di destinare una parte delle proprie imposte a favore di progetti ed attività di solidarietà sociale.
I cittadini hanno così la possibilità di scegliere di destinare le proprie imposte alle attività che ritengono più meritevoli, partecipando direttamente alle politiche sociali del paese.
Una volta ricevuti i fondi, le associazioni sono tenute a redigere delle rendicontazioni molto precise e stringenti. È infatti obbligatorio inviare al Ministero competente una relazione dettagliata di come sono stati impiegati i fondi ricevuti, entro un anno dal ricevimento. Ogni euro donato viene quindi rendicontato, pena la decadenza del contributo, a garanzia della scelta del cittadino.
Per AIL il contributo del 5x1000 rappresenta circa il 15% delle entrate annuali e consente tra l’altro di programmare con regolarità le attività da finanziare a favore dei pazienti ematologici.
Grazie a questa opportunità l’AIL ha potuto destinare oltre 56 milioni di euro a progetti per i pazienti ematologici di tutto il territorio nazionale.
Il contributo del 5x1000 di AIL è utilizzato localmente dalle 81 sezioni locali che con la loro presenza costante sul territorio riescono ad intercettare in modo capillare i bisogni dei pazienti, dei loro familiari, delle strutture pubbliche ospedaliere, dei medici e degli infermieri che combattono tutti i giorni per sconfiggere la leucemia, i linfomi e il mieloma.
Ciò significa, pertanto, che in 10 anni l’AIL ha potuto destinare 22 milioni di euro al finanziamento della ricerca scientifica attraverso borse di studio, assegni di ricerca e sostegno alle spese di strumenti scientifici e materiali di consumo per i laboratori.
Ai Reparti di Ematologia è stato possibile destinare 17 milioni di euro per contratti al personale paramedico nei mesi estivi (periodi in cui i reparti rischiavano di chiudere per mancanza di personale) e per l’acquisto di apparecchiature e di beni utili al miglioramento della qualità di vita del paziente ricoverato (ad esempio televisori da mettere nelle stanze, poltrone per la chemioterapia, abbigliamento speciale per i parenti per entrare in reparti sterili).
Anche per le Cure Domiciliari, che permettono ai pazienti di continuare le terapie a casa, come se stessero in ospedale, è stato possibile impiegare 11 milioni di euro per retribuire i medici e gli altri operatori sanitari specializzati e sostenere le spese di trasporto (automobili, carburante, assicurazione, manutenzione) per consentirgli di raggiungere i pazienti presso il loro domicilio.
Infine, 6 milioni sono serviti per finanziare le Case Alloggio e per erogare servizi socio-assistenziali ai pazienti e alle famiglie meno abbienti.
Queste sono le “grandi” cose che siamo riusciti a realizzare grazie ad un “piccolo” gesto!
Inserire il codice fiscale di AIL sulla dichiarazione dei redditi vuol dire aiutarci a raggiungere grandi obiettivi per aiutare i pazienti ematologici di tutta Italia.
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