La storia di Maria, infermiera
Ho avuto la fortuna e il privilegio di scegliere e svolgere il lavoro che mi appassiona e in questi anni ho avuto modo di conoscere tante persone.
Sono Maria e lavoro come infermiera in ematologia.
Ho iniziato nel 1997 in reparto e nel 2012 ho proseguito in dh onco-ematologia dove tutt’ora presto il mio servizio.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di scegliere e svolgere il lavoro che mi appassiona e in questi anni ho avuto modo di conoscere tante persone.
Il mio lavoro è molto impegnativo e la riconoscenza più grande non è lo stipendio, ma è quello che ti dimostra il paziente tutti i giorni: con i pazienti si instaura un rapporto di famigliarità.
Ho conosciuto Jessica qualche anno fa. La prima volta che ci siamo viste, lei era accompagnata da Francesco ed era terrorizzata dagli aghi: proprio quel giorno doveva sottoporsi alla biopsia osteo midollare… che fatica che è stata!
Con l’andare del tempo il nostro rapporto è cresciuto e lei si è sempre più fidata di noi, tanto da riuscire a farsi inserire l’ago di Huber senza alcuna difficoltà!
Jessica ora torna in ospedale periodicamente per il follow-up.
Io e lei ci sentiamo al di fuori dell’ambito ospedaliero e a volte lei mi ha contattata per problemi che esulavano dalla malattia.
È bello quando il paziente ripone la sua fiducia su di te: questo vuol dire che il professionista ha svolto bene il proprio lavoro.
Essere infermieri non vuol dire solo somministrare terapie, eseguire prelievi o dare appuntamenti, ma vuol dire anche essere pronti all’ascolto, al conforto, alla parola, al silenzio.
Non capita a tutti di essere i titolari e responsabili della salute altrui.
Vorrei che tutte le persone che leggeranno queste righe sappiano che c’è ancora molto da fare per i pazienti ematologici. Si può iniziare donando un sorriso, un po’ del proprio tempo, donando sangue e magari il proprio 5x1000.
Nessuno è immune e tutti dovrebbero essere sensibilizzati. Con le vostre donazioni abbiamo la possibilità di fare tante cose.
E nel frattempo ricordatevi di essere felici.
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