La Storia Di Luciana
Ciao sono Luciana, vivo a Napoli, anch’io sono una paziente ematologica e sono in cura all’Istituto Pascale. Ho scoperto la mia malattia a soli 23 anni e da quel giorno non mi sono mai arresa. Ho preso ben sin da subito questa tragica notizia, dal primo momento mi sono armata di coraggio e pazienza per affrontare la guerra: Luciana Vs Linfoma.
Tutto è iniziato a Dicembre 2018 quando ho avuto il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”, l’herpes zoster. Da quel momento ho cominciato a non stare mai bene. Sono stati mesi difficili, mangiavo e rigettavo, non avevo forze. Facevo visite mediche in continuazione dove mi dicevano che il problema fosse che ero depressa. Intanto dimagrivo, la sera avevo la temperatura alta e sudavo tanto durante la notte. Essendo estate non avrei mai immaginato che i miei sintomi erano riconducibili a qualcosa del genere. Il 26 Luglio 2019 ritornata da un viaggio, mi hanno diagnosticato un Linfoma non hodgkin primitivo del mediastino, 4 stadio, tipo aggressivo. Il 3 settembre 2019 ho iniziato i primi cicli di chemio, il mio primo ricovero è stato di 26 giorni dove non riuscivo a riprendermi. Facevo 7 giorni di chemio di cui 4 giorni da 24h e altri 3 giorni di un paio di ore. Giornate infinite, meno male che con me avevo i miei infermieri che mi tenevano compagnia. Ho rasato i miei capelli prima di iniziare le terapie, non ho mai avuto paura di affrontare il mostro dentro di me, diciamo che tutti gli effetti collaterali li ho conosciuti molto bene. Pian piano sembrava che stesse andando tutto per il meglio finché al terzo ciclo di chemio il mio cuoricino ha cominciato a rallentare e da lì i medici hanno deciso di interrompere tutto. La chemio è una terapia cardiotossica quindi il mio cuore non ha supportato e sopportato questo maledetto veleno. Dopo vari esami, tac, analisi, visite su visite finalmente a Febbraio 2020 ho cominciato l’immunoterapia e dopo 5 cicli di immunoterapia la pet ha dato ESITO NEGATIVO. è stata la mia più grande felicità, ho pianto a non finire, ero soddisfatta del mio percorso. Così i medici, hanno deciso di sottopormi al trapianto di cellule staminali. La raccolta delle cellule è andata alla grande ma purtroppo, quando in aria sterile ho iniziato le chemio, il mio cuore di nuovo ha iniziato a rallentare sempre di più. Mi hanno portata d’urgenza in terapia intensiva, stavo troppo male. Dopo 21 giorni di ripresa sono ritornata a casa tra analisi di routine ogni settimana, visite dal cardiologo, visite dall’epatologo (perché ovviamente la chemio ha attaccato anche il fegato) medicinali e siringhe.
Ora sto aspettando di iniziare il mio nuovo percorso di mantenimento di terapie biologiche che dureranno tra uno/due anni. Solo chi prova tanto dolore può capire il vero significato della vita. Solo chi ha sofferto davvero dà valore ad ogni cosa. Io mi alzo la mattina e nonostante tutto mi sento fortunata. Sono fortunata a respirare, sono fortunata a camminare, a parlare. Sono fortunata perché sono VIVA. Il mostro non può distruggere me e tutte le persone che hanno una malattia. Bisogna avere pensieri SEMPRE POSITIVI, un approccio ottimista è ciò che aiuta ad affrontare le difficoltà, e soprattutto se rimani ottimista le cose buone e le buone persone saranno attratte da te. In bocca al lupo a tutti i guerrieri????❤
Storie di combattenti