Linfoma - la storia di Daniela | AIL Onlus
Il mio linfoma è stato diagnosticato nell’aprile 2020. In piena pandemia. Era iniziato come un mal di testa molto forte, poi l’orecchio si era tappato ed erano comparse delle strane lesioni in testa. Dalla TAC era stato riscontrato che il cranio era danneggiato in alcuni punti. Fui ricoverata ed ebbi la diagnosi: Linfoma Non Hodgkin a grandi cellule B primitivo del mediastino. Iniziai la chemio, 5 cicli, passammo poi all’immunoterapia ed infine le Car-T.
Un percorso duro, lungo più di un anno, doloroso e solitario, non potevo ricevere le visite dei miei familiari in ospedale e quando ritornavo a casa tra un ciclo e l’altro dovevo essere protetta, il Covid avrebbe potuto compromettere tutto. Le Car-T vennero fatte all’Istituto Nazionale Tumori. Durante il ricovero 2 o 3 volte al giorno venivano fatti i controlli neurologici.
All’inizio mi venne chiesto di scegliere una frase che avrei dovuto scrivere durante questi controlli, scelsi: la vita è bella e vale la pena di essere vissuta. Dovetti stare 1 mese e mezzo a Milano, lontano dalla mia amata Sardegna e da casa, mia mamma era sempre al mio fianco. Dopo pochi mesi dall’infusione riiniziai a lavorare, all’inizio non fu facile, mi sentivo molto stanca e facevo davvero tanta fatica a rimanere tante ore concentrata, ma ci misi tutta me stessa per migliorare.
Ormai è passato più di un anno! Il mio midollo sembra che pian piano stia riprendendo a funzionare, da un mesetto non faccio più i fattori di crescita e l’emocromo non è più tanto terribile! Ho sviluppato dei problemi endocrinologici, nulla che non possa essere tenuto sotto controllo con un paio di pastiglie!
Quest’anno a Pasqua sono scesa in piazza a vendere le uova dell’AIL. Mi sto riprendendo in mano la mia vita. Questa è la mia più grande vittoria. Ci sono stati tanti momenti in cui pensavo che non ce l’avrei fatta, che non sarei mai tornata a fare le cose normali, uscire la sera e fare tardi, andare ad un concerto…invece ce la sto facendo. Passo dopo passo si recupera e si impara a godere delle piccole cose. La vita è bella e vale la pena di essere vissuta.
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