Zeno: combatto la Leucemia con l'Amore
L'amore mi ha aiutato a superare uno dei più grandi ostacoli della mia vita: la leucemia.
A settembre mi sposo e non vedo l'ora. Il mio matrimonio sarà una festa per la gioia e per la vita.
L’idea del matrimonio nasce in un posto un po’ strano: nella camera sterile dove sono rimasto per 50 giorni dopo il mio secondo trapianto di midollo. Proprio in quella stanza la mia compagna Elena mi ha detto: “Io vorrei sposarti. Dopo la prova durissima che stiamo affrontando, cosa può spaventarci?”. Proprio non mi aspettavo questa proposta che mi ha reso l’uomo più felice del mondo.
Era il 2016 e all’epoca ci conoscevamo da poco. Ci siamo incontrati in pizzeria e dopo un paio di mesi di amicizia è iniziata la nostra storia.
Avevo già subìto un primo trapianto ma tutto sembrava andare per il meglio, eravamo stati in vacanza e nulla faceva pensare ad una ricaduta. Ma in un controllo di routine è arrivata la brutta notizia: recidiva, la leucemia stava tornando.
Avevo paura. Paura di non farcela, di non poter affrontare tutto di nuovo, ma soprattutto che Elena si allontanasse, che non se la sentisse di combattere questa battaglia dopo il poco tempo passato assieme.
E invece restare uniti è stata la nostra forza. Senza di lei non ce l’avrei mai fatta, perché sapevo già che combattere conto la leucemia sarebbe stata ancora più dura della prima volta. Ma Elena ha creduto in me e io non potevo deluderla, dovevo superare tutto per arrivare al realizzare il nostro sogno.
Di quel periodo ricordo le difficoltà, la sofferenza, lo spavento, ma anche che non sono stato mai solo, perché oltre ad Elena e alla mia famiglia c’era anche AIL. I volontari, i medici dell’assistenza domiciliare, il personale in reparto sono stati un appoggio e un aiuto incredibile per me e per i miei cari. Perché AIL non è solo ricerca ma anche assistenza, si occupa di servizi fondamentali per chi è travolto da questa valanga che è la leucemia.
Ed oggi eccoci qua, ci sposiamo a settembre e il nostro sogno si realizza. Vogliamo fare le cose in grande perché il nostro non è un semplice matrimonio, è un obiettivo che siamo riusciti a raggiungere, contando l’uno sull’altra.
Sarà una festa per la gioia e per la vita. E insieme siamo sicuri di poter superare qualsiasi ostacolo.
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